“Next Level”: in un libro, le risposte alle domande che i ragazzi non osano fare

E’ un libro pensato e scritto per i ragazzi che si affacciano all’età dell’adolescenza ed è nelle loro mani che deve arrivare. E’ però anche molto utile per chi – genitori, insegnanti, educatori – ogni giorno hanno a che fare con loro e tante volte non sanno “come prenderli”. Alberto Pellai e Barbara Tamburini mettono nero su bianco le domande che tanti ragazzi vorrebbero porre. E provano a rispondere

Cosa si prova col primo bacio? Come mi difendo dai bulli della scuola? I miei amici fumano, dovrei farlo anch’io? Sono solo alcune delle domande che animano le teste e le vite dei ragazzi, ma che solo pochi di loro hanno il coraggio di porre a un adulto. A volte, poi, è l’adulto+ che si ritira, imbarazzato, di fronte alle domande più “sconvenienti”, che così restano sospese. Provano a mettere tutto nero su bianco, allora, Alberto Pellai e Barbara Tamburini, autori del libro “Next Level, edito da Mondadori. Un libro che non dovrebbe mancare sul comodino di ogni pre-adolescente o adolescente, che qui torva le risposte (o almeno qualche suggerimento) per affrontare le questioni con cui ciascuno, nel momento della crescita, si trova a confrontarsi.

“L’età dello tsunami” è il titolo di un altro volume, sempre di Pellai e di Tamburini, che così hanno definito questa turbolenta stagione della vita, a cui ora dedicato un vero e proprio “manuale di gioco”. Perché proprio come in un gioco, la sfida è superare un livello e arrivare al successivo: “Next Level”, appunto. Perché crescere vuol dire spostarsi in avanti. Lasciarsi alle spalle quello che eravamo e andare incontro a quello che saremo, un’impresa complessa e piena di sfide. Cercando il più possibile di diventare chi vogliamo essere. In ogni momento del nostro percorso di crescita, ci muoviamo verso il nostro next level. Proprio come succede in un videogioco.

“Con la pubertà e lo sviluppo il tuo corpo cambia a vista d’occhio, nella mente si affollano nuovi pensieri e interrogativi, stai vivendo tante, troppe emozioni contrastanti che ti fanno sentire come sulle montagne russe. I passaggi e i traguardi della crescita all’orizzonte ti sembrano sfide insormontabili, proprio come quel livello difficilissimo nel tuo videogioco preferito. Sono molte le domande che vorresti porre per orientarti in questa partita, ma non hai il coraggio di farle”

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