Il Protettorato dal Papa. Alessio sulla Papamobile

“Un’esperienza che non si può dimenticare. Mi sento fortunato, perché non tutti i bambini possono farlo: mi sono sentito felice in macchina con il Papa, ma non sapevo cosa fare con tutte le persone che ci guardavano. Ero imbarazzato. Ho giocato anche a calcio con altri ragazzi, sono stato felice”: così Alessio mette in fila le emozioni vissute, domenica 26 giugno, per celebrare con il Papa la prima Giornata mondiale dei Bambini, voluta personalmente dal Santo Padre. C’erano migliaia di bambine e bambini, arrivati da tutto il mondo, rispondendo all’invito del Papa. Alessio però, 11 anni, ha avuto il privilegio grande di salire con il pontefice sulla “Papamobile”.

Syntia ha 18 anni, è la sorella di Alessio e si è sentita “emozionata nel vedere mio fratello sulla Papamobile – racconta – e anche nel vedere così tanti bambini. E poi era la prima volta che andavo allo stadio e mi sono sentita fortunata!”.

Azab, che ha 6 anni e mezzo, si è sentito “importante, perché anche il Papa è importante!”.

Ad Alejandro, che ha 6 anni e mezzo, si spezzano le parole in gola: “Per me il Papa… (silenzio) Quando vado dal Papa mi sento felice, è un’emozione bella, non riesco a spiegarla. Siccome sono appassionato di religione, con lui mi sento vicino a Gesù e a Dio. Mi sento protetto. Lui mi ispira.. È come se avessi accanto mio nonno. Quando me ne vado mi dispiace tanto”.

Ad accompagnarli, in questa giornata piena di emozioni, la presidente della Fondazione, Elda Melaragno e altri rappresentanti del Protettorato. “L’incontro dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze con il Santo Padre è stata per tutti loro fonte di un’immensa gioia – racconta la presidente Melaragno – L’incontro diretto con il Papa li ha colpiti e riempiti di una grande energia, che sono stati capaci di riportare all’interno dei loro gruppi e comunità. Papa Francesco è particolarmente sensibile verso i giovani, che ritiene la garanzia per il futuro e i ragazzi grandi e piccini, di tutte le età sono capaci di captare questa sintonia, che condividono con entusiasmo. L’evento di domenica scorsa per noi del Protettorato – aggiunge Elda Melaragno – non è una novità perché è nel solco del lavoro comune che portiamo avanti. Un impegno quotidiano, imperniato sulla fraternità, l’amore e la solidarietà, fatto anche di un confronto costante con i rappresentanti delle componenti religiose del mondo cristiano”.

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