Tutti al mare: anche la casa famiglia!

Le scuole chiudono, gli uffici e i negozi anche: la casa famiglia, però, non chiude mai. Le case della Fondazione, però, vanno in vacanza: anche quest’anno, come tutti gli anni, i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze, le mamme con i figli, gli educatori e le educatrici hanno preparato i bagagli e sono partiti. Destinazione mare. E poi anche montagna. Al mare c’è la casa di Lavinio, una donazione ricevuta tanti anni fa, che per le case famiglia è una vera “salvezza”: a due passi dal mare, permette di rompere la quotidianità e di mettere al centro il divertimento. In montagna, quest’anno si è sperimentata una nuova accoglienza: quella del convento di Collalto Sabino: un’esperienza di condivisione e di scambio che ha reso felici tutti: i giovani ospiti, gli educatori, ma anche il paese, che ha visto rivivere un convento chiuso da tempo. A raccontarci queste esperienze è Federica, educatrice della casa “Pollicino”.

In estate, da tanti anni, ci spostiamo a Lavinio, dove abbiamo una bella casa su tre piani, all’interno di un consorzio, frutto di una donazione, Il gruppo dei più piccoli di solito trascorre qui tutta l’estate: i bambini sanno che dai primi di luglio ci si trasferisce al mare e aspettano questo momento con impazienza, perché qui vivono momenti molto diversi rispetto a Roma, mettendo da parte per un po’ di tempo compiti, terapie e sport. A Lavinio stanno molto bene: abbiamo il mare a cinque minuti e il pensiero di andare al mare è per loro non solo una fuga dalla quotidianità, ma anche una fuga mentale. E poi ci sono molte attrazioni nelle vicinanze, per cui riusciamo a fare molte attività: quest’anno, per esempio, siamo stati già due volte a Zoomarine, grazie a un progetto del comune di Roma che ha garantito la gratuità ai bambini delle case famiglia. Era un grande desiderio dei bambini, spesso ci chiedevano di poter andare, ma il costo del biglietto non ce lo permetteva. Poi abbiamo fatto alcuni laboratori di cucina con una ragazza della nostra casa famiglia, che ha 14 anni e frequenta l’istituto alberghiero. E’ stato molto formativo, sia per noi che per lei. Ancora, qualche giorno fa siamo andati all’Escape Room di Nettuno, che ha ideato un percorso appositamente per i nostri bambini e ragazzi: insieme ai piccoli, infatti, c’erano due ragazzi di 15 anni e alcuni minori stranieri. Ho spiegato la situazione agli organizzatori e hanno realizzato un’esperienza adatta alle esigenze di tutti.

Quindi anche i ragazzi più grandi, quelli che vivono nelle altre case famiglia della Fondazione, vanno in vacanza al mare?

Sì, ma non per un periodo lungo come i bambini. I più grandi hanno le loro abitudini e le loro esigenze, vogliono uscire con gli amici, vedere i compagni: così li dividiamo in gruppi, che poi si alternano al mare, unendosi ai più piccoli. Anche loro vengono molto volentieri nella casa di Lavinio: è una bella fuga dalla quotidianità ed è anche un modo per poter dire ai loro amici: “Io parto”.

Ed ecco alcune immagini della vacanza al mare dei piccoli e dei più grandi, scattate da Carola, educatrice del centro diurno della Fondazione, che partecipa alle trasferte estive.

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