In Piemonte l’allontanamento zero è legge

Approvata dal Consiglio regionale la legge fortemente voluta dall’assessore regionale Chiara Caucino per “rimettere al centro il sostegno della genitorialità e il primario interesse dei bambini a crescere nella propria famiglia”. Così infatti è stato spiegato il senso della decisione, che sta facendo e continuerà a far discutere: “Mai più bambini che urlano e piangono – ha affermato Caucino nel suo intervento conclusivo prima del voto – perché spesso con l’inganno vengono portati via da scuola e dai loro genitori, mai più decreti di allontanamento perché il bambino è arrivato a scuola con un livido, a casa non c’è la televisione, vive a contatto con troppi animali e in una cascina”. Insomma, mai più case famiglia che con queste parole vengono descritte da Caucino: “Mai più in posti con lucchetti alle porte e sbarre alle finestre o ragazzini che non possono mandare una e-mail alla propria mamma. In questi anni, visitando le comunità e le case famiglia mi sono sentita chiedere dai bambini ai quali parlavo e stringevo le mani di poter tornare dalla mamma e dal papà, dalla zia o dal nonno e ho assicurato loro che avrei fatto di tutto perché questo si potesse realizzare: oggi mi sento di dire che la promessa è stata mantenuta. Con questa legge, che sono certa non abbia in realtà un colore politico ma vada esclusivamente nell’interesse dei minori e che anche chi oggi si oppone apprezzerà vedendola applicata, andiamo a completare efficacemente il quadro legislativo piemontese, introducendo finalmente un preciso dettato legislativo di supporto alle famiglie di origine, rispettando il diritto naturale dei minori di poter vivere nel nucleo originario”.

L’obiettivo della legge è infatti “supportare e sostenere, con tutti gli interventi già previsti dalla normativa statale e regionale, il nucleo familiare di origine del minore, per scongiurare, ove possibile, l’allontanamento del bambino dalla propria casa e favorire il rafforzamento della rete formale e informale a sostegno della famiglia, prevenendo le situazioni di marginalità e isolamento, evitando così traumi inutili e dannosi. Lo stanziamento complessivo è di 44,5 milioni di euro per il biennio 2023-2024 (22,3 milioni per il 2023 e 22,2 per il 2024)

Secondo i dati ufficiali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, riferiti dalla Regione Piemonte, la media nazionale degli allontanamenti di minori dalle famiglie di origine è del 2,7 per mille mentre quella del Piemonte è del 3,9 per mille. “Un risultato che ha dimostrato fin da subito la necessità di adottare una legge volta a prevenire l’allontanamento dei minori: che non significa escluderlo, ma disporlo solo in caso di necessità effettiva, quando il benessere e la stessa salute del minore sono effettivamente a rischio, come nei casi di violenza e abusi conclamati”, si legge sulla pagina della Regione.

Il tema è evidentemente molto complesso e delicato: non possiamo che seguirlo con attenzione.

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